Laddove le investigazioni della polizia falliscono o languono intervengono i detective privati. Sono sempre di più i casi in cui le famiglie delle vittime di omicidi che appaiono senza soluzione decidono di assumere un investigatore privato per dare un maggiore impulso alle indagini.
È accaduto così nel caso della piccola Yara, la giovane ginnasta scomparsa a Bembrate di Sopra a novembre e il cui cadavere è stato ritrovato, poco lontano dalla palestra che frequentava, con tracce biologiche di un individuo tuttora non riconosciuto. Le indagini biologiche hanno portato alla raccolta di 13.000 campioni ma tuttora non si è trovata nessuna corrispondenza. Per questo la famiglia Gambirasio ha deciso di rivolgersi a un detective privato, Giorgio Portera ex ufficiale del RIS che si è occupato di diversi fatti criminosi. Affiancherà la Procura nelle indagini.
Anche la famiglia di Roberto Straccia, il giovane studente scomparso il 14 dicembre il cui corpo è stato ritrovato il 7 gennaio nel litorale barese, ha assunto un investigatore privato Lucio de Santis. Questi sta lavorando al fianco degli investigatori e della Procura per scoprire se i responsabili della morte di Roberto sono tra le sue frequentazioni poiché l’ipotesi di suicidio sembra poco probabile.
Nel delitto di Avetrana, il fratello di Sarah Scazzi, nel tentativo di scoprire l'autore dell'omicidio, aveva anch'egli assunto un detective privato. Tuttavia, già in fase di processo, il colpevole, che si ricerca nella famiglia Misseri, rimane ancora un mistero.
Nel caso del delitto di Perugia, invece, era stata la famiglia dell’accusata ad ingaggiare un investigatore privato per dimostrare l’innocenza della bella Amanda Knox.