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I detective informatici

I sabotaggi informatici, i furti massivi di dati elettronici, gli attacchi di negazione di servizi in web corporative, la vulnerabilità della segretezza delle messaggerie istantanee in ambienti domestici ed aziendali, le frodi informatiche, sono solo alcuni esempi che mostrano il crescente grado di sofisticazione del crimine digitale.

29 giu 2010 Le interviste ai Detective - Tempo di lettura: min.

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I sabotaggi informatici, i furti massivi di dati elettronici, gli attacchi di negazione di servizi in web corporative, la vulnerabilità della segretezza delle messaggerie istantanee in ambienti domestici ed aziendali, le frodi informatiche, sono solo alcuni esempi che mostrano il crescente grado di sofisticazione del crimine digitale. È proprio in questo contesto che molte agenzie di detective hanno deciso di adeguarsi ai tempi e forniscono oggi servizi legati ai nuovi mezzi digitali. Questi detective  hanno capito che le prove elettroniche che la nuova tecnologia permette di ottenere costituiscono un nuovo strumento processuale di straordinaria utilità per le imprese, per i responsabili delle risorse umane o della sicurezza e per gli avvocati.

L’emergere di nuove necessità  e dell’introduzione di nuovi servizi ha due forti implicazioni sul complesso del settore:

  • Da un lato sta fomentando l’apparizione di nuovi profili di detective diversi rispetto ai tradizionali, con un’educazione specifica in ingegneria (informatica, elettronica, telecomunicazioni, etc.) che conferisce loro la capacità di muoversi con totale agilità nel sempre più anonimo universo digitale. I nuovi detective digitali devono sapere da quali fonti attingere per ottenere le informazioni, indipendentemente dal formato e dal mezzo di trasmissione impiegato, devono trovarla in un ristretto frangente di tempo e devono sapere come analizzare posteriormente l’informazione raccolta.
  • Dall’altro lato si sta favorendo la nascita di un nuovo tipo di agenzia di detectives, pienamente orientata a lavori digitali, che praticamente non scendono su strada (eludono i servizi di vigilanza per esempio) e che centrano il proprio portfolio di servizi e  la loro esperienza nel lavoro sui servizi informatici dei propri clienti. Alcune di queste nuove agenzie di investigatori informatici lavorano unicamente con i computer ed i server informatici dei propri clienti, nella maggior parte dei casi piccole o medie imprese. In questo modo sono capaci di individuare atti di spionaggio industriale in un’impresa, controllando le email di impiegati sospetti, o di tracciare attività di direttori che possano intascare commissioni illecite e perfino attraverso l’analisi di un computer portatile di un gestore, della creazione di un’impresa B per deviare parte dell’attività di una compagnia.

Altre modalità di reati particolarmente dannosi per le imprese sono il phishing (cioè tentativi di “pescare” dati finanziari e password di un utente), e-bulling (ricatti morali attraverso internet per esempio), l’uso fraudolento di risorse aziendali, minacce, abusi od intrusioni nei sistemi informativi, la fuga di informazioni sensibili da parte di impiegati che lavorano segretamente per la concorrenza o con intenzioni dannose nei confronti dell’impresa, le diffamazioni attraverso la posta elettronica, concorrenza sleale, o danni a  terzi attraverso messaggi di posta elettronica, telefono o sms.

Nonostante non tutte siano investigazioni di attività illecite, attraverso i dispositivi elettronici, molte agenzie investigative sono capaci di offrire ai propri clienti informazioni di gran valore, come per esempio informazioni riguardanti  fusioni o acquisizioni, controllo dell’assenteismo, ricerche di mercato riguardo le strategie della concorrenza (prezzi anormalmente bassi, evasione fiscale, etc.)...

La straordinaria capacità dei cyber-delinquenti di eludere i mormali controlli e l’incapacità reale dei dipartimenti interni all’impresa o delle istituzioni collaboratrici di proteggere dati sensibili,  rendono necessario che molte di queste dispongano di consulenze forensi per la prevenzione e, se necessario, dell’investigazione di fatti, Data l’elevato livello di sofisticazione dei nuovi delitti e dei nuovi metodi per captare informazioni, le imprese stanno dedicando una parte rilevante delle proprie risorse  alla prevenzione di possibili problemi. Le prove elettroniche sono fondamentali nella prevenzione e  posteriore gestione del rischio d’impresa, con il vantaggio (rispetto agli strumenti tradizionali ) che la prova elttronica è molto più semplice da ottenere, molto più obiettiva, ha altissimo valore probatorio e comporta molto meno rischi per  l’impresa o  il cliente finale.

Il lavoro di questi esperti digitali non si limita al monitoraggio di posta elettronica ma include qualsiasi tipo di dispositivo elttronico (telefoni, computer, website, forum, reti sociali etc.) e qualsiasi tipo di formato di messaggio o documento, compresi quelli che non sono mai stati salvati su un hard-disk. Per ciò che riguarda le tracce digitali è molto importante che la catenna di custodia delle informazioni si mantenga  e che si proteggano le informazioni per evitare un alterazione del mezzo digitale ed un inquinamento delle prove  e, d’altro canto lasciare che la parte indagata possa difendersi. Per questo, con frequenza, questi detective lavorano in presenza di notai che garantiscono che l’informazione raccolta possa essere effettivamente utilizzata in tribunale. L’investigazione informatico-forense posteriore richiede metodi e strumenti di ultima generazione, e ciò obbliga le agenzie a fare uno sforzo economico per stare al passo con le ultime tecnologie di spionaggio e analisi digitale.

Gran parte del lavoro delle agenzie di investigazione informatica, riguarda la consegna ai clienti di informazioni valide in sede processuale. Le cosiddette “prove digitali” che servono in  un processo per  dimostrare i reati commessi in un’impresa sono il punto di forza che spinge molti clienti potenziali ad assumere un’agenzia di detective specializzata in indagini digitali.

I principali studi di avvocati si servono già di detective informatici per potenziare le strategie accusatorie e/o difensive. Questi avvocati ed esperti giuridici utilizzano i servizi dei detective digitali per raccogliere tre tipi d’informazione: 1) elementi probatori di fatti elettronici; 2) elementi probatori in formato elettrovnico di eventi del mondo reale; 3) ed elementi probatori in formato elttronico di fatti elettronici. Oggigiorno è molto normale per  un’impresa o uno studio di avvocati assumere i serviszi di analisi forense di mezzi digitali per ricostruire la catena di eventi che hanno portato all’atto illegale.

Con riferimento alla rilevanza giuridica delle prove digitali, la direzione generale di Giustizia della Commissione europea ha avviato uno studio sull’ammissibilità delle prove elttroniche nei processi di frode aziendale, giacchè la prova elettronica è ancora uno strumento ignoto per la maggioranza dei giudici e degli avvocati.

Lo studio assegnato ad un gruppo di esperti vuole aprire la strada allo sviluppo di legislazione uniforme e concreta evitando contraddizioni giurisprudenziali di fronte a casi molto simili. La principale difficoltà risulta dal fatto che al momento quasi non esisitono riferimenti legislativi e l’ammissibilità di queste prove avviene in maniera diversa in ogni Stato dell’Unione Europea.

Sempre più spesso l’attività dei detective privati nel nostro Paese aumenta la sua efficacia velocità  e produttività,  affidando parte dell’nchiesta giudiziaria all’investigazione digitale, a discapito, per esempio di lunghe attese sotto la porta di casa della persona investigata e dei complicati e spesso infuttruosi pedinamenti.

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