Celebrato quest’anno il decimo compleanno della CON.IPI, Confederazione Nazionale Investigatori Privati Italiani, che ha soffiato le candeline presso il Grand Hotel Re Ferdinando di Ischia. Costituita come libera associazione professionale, propone dal 2003 iniziative volte a promuovere a tutelare i detective che esercitano la professione in base alle norme vigenti, traducendosi in uno strumento anche al servizio dei cittadini che possono contare su un albo autorizzato a rappresentare la categoria.
La sede ufficiale della CON.IPI è a Roma, non persegue fini di lucro e trae sostentamento dalle donazioni spontanee; fanno eccezione i corsi di formazione professionale come convegni, master e seminari. La struttura riflette un vero e proprio organo sociale, comprensivo di Assemblea dei Soci e Consiglio Direttivo, oltre che del Tesoriere Nazionale. Lo statuto interno promuove e sostiene, inoltre, l’apertura di sedi periferiche.
Sotto il profilo delle categorie rappresentate, i soci si dividono in:
- Soci fondatori: investigatori privati che hanno sottoscritto l’atto costitutivo della CON.IPI.
- Soci, ordinari: investigatori privati che, una volta soddisfatte le autorizzazioni richieste, possono aderire alla CON.IPI.
- Soci collaboratori: collaboratori e dipendenti dei soci iscritti.
- Soci sostenitori: Enti, Istituti e tutte le associazioni professionali, tecniche e scientifiche che, in virtù della condivisione dello statuto, abbiano effettuato donazioni o giovato con la propria attività alla CON.IPI.
- Soci onorari: investigatori privati che si sono distinti per particolari meriti nei confronti dell’associazione.
- Soci simpatizzanti: semplici sostenitori dei fini della CON.IPI.
Tutti gli investigatori privati, indipendentemente dalla categoria, svolgono nella stessa misura anche importanti funzioni: attraverso il voto, infatti, possono intervenire su tutte le questioni inerenti al bilancio ed al codice deontologico. La maggior parte delle comunicazioni avviene per via telematica ed è previsto un incontro annuale. Frequente è, inoltre, la formazione di gruppi di studio e di ricerca per la pubblicazione di riviste rivolte alla categoria, create per fornire suggerimenti volti a migliorare le condizioni lavorative degli iscritti.
La maggior parte degli incontri è comunque aperta anche ai non iscritti: proprio qualche mese fa è stata promossa a Roma un’intera giornata formativa dedicata all’investigazione digitale applicata alle frodi assicurative che ha visto una forte partecipazione anche dei non soci. È possibile compilare la richiesta d’ammissione direttamente sul portale online dopo aver effettuato la registrazione.
Merita di essere sicuramente citato, infine, il ricco archivio dedicato alla disciplina normativa dell’investigazione privata; l’aggiornamento costante della sezione giuridica fa si che tutti gli iscritti possano accedere ad una documentazione attendibile e che, soprattutto, fa chiarezza sugli importanti cambiamenti avvenuti in materia di privacy.